È stato pubblicato, sulla rivista “Ciberspazio e Diritto“, Volume 51, n. 2/3 del 2014, edita da Mucchi Editore, il mio più recente articolo scientifico “Hate speech online: scenari, prospettive e criticità giuridiche del fenomeno“ (vai alla scheda del fascicolo sul sito dell’editore).
Nel contributo, si porta in evidenza il modo in cui le nuove tecnologie, e soprattutto l’avvento di Internet, abbiano influito sul fenomeno dell’hate speech. Si fornisce, altresì, una panoramica sull’attuale dibattito dottrinario in tema di regolamentazione dell’hate speech e il relativo scenario giuridico, che vedono contrapposte, da una parte, la visione statunitense, legata al Primo Emendamento e favorevole alla libertà di parola, e dall’altra, la visione europea (e di altri Paesi), più attenta all’esigenza di proteggere i principi dell’uguaglianza e della dignità umana, anche a fronte della limitazione della libertà di manifestazione del pensiero. Parallelamente, vengono analizzate le fattispecie più rilevanti, con le relative questioni giurisprudenziali, legate alle espressioni di odio nella Rete.
Da ultimo, sono affrontate le maggiori criticità riguardanti l’hate speech online, connesse alla responsabilità degli Internet Service Providers e alla competenza giurisdizionale territoriale sui singoli casi, posto che l’assenza di confini su Internet impone proprio la necessità di ripensare i confini del diritto pubblico e privato online.